SCRIVERE GIALLO – 8 Errori che tutti gli scrittori di gialli dovrebbero evitare
OTTO ERRORI CHE GLI SCRITTORI DI GIALLI DEVONO EVITARE
Dopo aver parlato di cosa fare se decideste di scrivere un romanzo crime, è arrivato il momento di affrontare lo spinoso argomento di quello che invece NON bisogna fare.
Lo abbiamo sintetizzato in otto consigli che, sempre partendo dalla nostra esperienza personale, ci hanno aiutato a tenere dritta la barra del timone in un percorso che, anche se intrigante e stimolante, può al tempo stesso rivelarsi accidentato e ricco di insidie.
1.
DIRE TROPPO
Non sovraccaricate il lettore di informazioni e indizi che gli facciano perdere l’orientamento. Ditegli solo ciò che ha bisogno di sapere per poter arrivare da solo alla soluzione.
2.
DARE LE INFORMAZIONI NEL MOMENTO SBAGLIATO
Il dosaggio delle informazioni in un crime è essenziale. È necessario centellinarle con attenzione, non ‘spararle’ nei primi capitoli ma neppure ritardarle in modo eccessivo, altrimenti si tratta di una sorta di ‘ostruzione’ nei confronti del lettore. Ad esempio, un personaggio può non ricordare qualcosa di essenziale a causa di un trauma, di una perdita di memoria, di un eccesso di alcol, ma tirarla troppo per le lunghe appare chiaramente come una forzatura.
3.
IGNORARE LE PROCEDURE
Se nel vostro romanzo a indagare è un poliziotto, un carabiniere, un pm o comunque qualcuno che faccia parte delle istituzioni, non potete assolutamente ignorare regole e procedure nonché comportamenti e linguaggio di veri agenti, magistrati etc. E non dovete pensare di ricavarli dalle serie tv: in primo luogo perché capita di frequente che anche gli sceneggiatori sbaglino, in secondo perché, ad esempio, le procedure dei serial americani ( i più gettonati) sono molto diverse dalle nostre. Errori del genere possono danneggiare l’intera storia e renderla poco credibile, non dimenticatelo mai. Inoltre è un dovere nei confronti del lettore fornirgli le giuste informazioni, e questa è una regola che vale per qualsiasi mondo vogliate descrivere.
4.
SEMINARE FALSE PISTE CHE NON PORTANO DA NESSUNA PARTE
Ogni capitolo, paragrafo, frase, dialogo, evento, personaggio, oggetto che inserite all’interno della trama ha il compito di far progredire la storia. Quando siete in fase di revisione, dovete quindi domandarvi a proposito di ogni parte del romanzo: questo porta avanti la storia? Se la risposta è no, come diceva uno dei nostri insegnanti americani “kill your darlings”, soprattutto se si tratta di false piste che scontentano e disorientano il lettore perché sono inutili, scollegate con il plot e, di conseguenza, molto irritanti.
5.
NON LEGGERE CRIME
Solo chi li ama e conosce a menadito la struttura di gialli/thriller/noir può essere in grado di scrivere un buon crime. Non basta come motivazione il fatto che sia il genere più venduto e di successo. L’architettura di un crime è molto complessa e, prima di cimentarsi nell’opera, bisogna averla studiata leggendo e rileggendo quanti più romanzi possibile, soprattutto dei grandi maestri di ieri e di oggi.
6.
RIFARSI AGLI STEREOTIPI DEL GENERE
Anche se tutto è già stato scritto, è importante cercare di distaccarsi dai cliché ormai abusati, cercare una propria strada e un propria originalità, soprattutto lavorando alla costruzione del protagonista. Non va infatti dimenticato che la forza di un crime, più che nel plot, è nei personaggi, che devono avere una loro profondità e originalità, pur rimanendo verosimili. Altrimenti si rischia di farne delle macchiette, prive di umanità, che si limitano a scimmiottare modelli noti.
7.
SOTTOVALUTARE LA TRAMA
Quando scrivete un crime, non dovete solo costruire un mondo credibile e sfaccettato, con personaggi che ‘bucano’ la pagina, è molto importante creare un plot teso, avvincente e complesso che spinga il lettore a non staccarsi dalla pagina e a porsi continue domande. Bisogna quindi prima di tutto evitare di ‘rielaborare’ (leggi copiare) trame già note, perché il lettore che conosce il genere lo scoprirà subito. È anche consigliabile mettere l’investigatore sotto minaccia, in modo che il pericolo che incombe su di lui spinga chi legge a temere per la sua vita.
Attenzione però: non lasciate mai che la trama prenda il sopravvento sui personaggi trasformandoli in marionette. Ricordate sempre una regola d’oro valida anche per la scrittura di un crime: il plot nasce dai personaggi, mai viceversa.
8.
UNO SCIOGLIMENTO SOVRANNATURALE
Quale che sia la trama, il crime non è un fantasy ma un genere che affonda le radici nel solido realismo. Perciò niente di più sbagliato che inventare una soluzione di tipo soprannaturale, che indica solo l’incapacità di chi scrive di sbrogliare la matassa che ha creato secondo la logica e la razionalità, ricorrendo a un escamotage palesemente poco verosimile.
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